
Pulire il forno senza usare prodotti chimici è possibile, ma ci vuole un po’ di pazienza. Quelli in commercio sono spesso troppo aggressivi, lasciano odori forti e, soprattutto, residui che possono finire nei cibi. Alcune sostanze chimiche usate nei detergenti domestici rilasciano vapori fastidiosi che si respirano facilmente. Eppure, con qualche accorgimento, si può sgrassare anche il forno più incrostato usando solo ingredienti che si trovano già in casa.
Serve usare bicarbonato, aceto e limone?
Il primo pensiero va spesso al bicarbonato e all’aceto, ma qui bisogna fare attenzione. Mescolare i due prodotti produce effervescenza, ma non è affatto detto che questa reazione serva davvero a rimuovere il grasso. È una reazione chimica semplice, ma non ha particolari proprietà detergenti. L’acido acetico, poi, non è così innocuo per l’ambiente come si pensa. Usarlo a litri, come si vede spesso online, ha poco senso.

Il bicarbonato, invece, da solo, ha una sua utilità. È leggermente abrasivo, e può aiutare a staccare lo sporco se lasciato agire per un po’, magari con qualche goccia di acqua a formare una pasta. Spalmandola sulle pareti del forno e lasciandola lì qualche ora, si può ottenere un effetto decente. Però richiede olio di gomito, e non è detto che funzioni bene su incrostazioni vecchie o molto cotte.
Un’altra pratica comune è quella di aggiungere limone o fondi di caffè. Non fanno miracoli, ma aiutano a coprire gli odori. Il limone ha una leggera azione sgrassante, ma più che altro è utile se si vuole dare un tocco di freschezza. Lo stesso vale per il caffè: assorbe gli odori, ma non pulisce.
La soluzione è nel calore
Il problema del forno sporco è quasi sempre il grasso. Durante la cottura, i grassi colano o schizzano sulle pareti e, una volta raffreddati, diventano una patina difficile da rimuovere. Alcuni vapori si depositano anche dove non si vede. Ed è lì che il metodo più efficace entra in gioco: il calore. Non servono prodotti, serve temperatura. È il calore a fare la differenza.

L’acqua calda è l’unica cosa davvero capace di sciogliere il grasso. L’idea non è nuova: basta scaldare dell’acqua nel forno e lasciare che il vapore lavori. Il metodo classico è mettere una pentola con acqua bollente sul ripiano e chiudere lo sportello. Dopo 30 minuti, l’umidità ammorbidirà i residui e il grasso si staccherà più facilmente. Poi basta rimuovere tutto con un panno umido.
Questo metodo, però, ha due limiti. Primo: la temperatura scende in fretta. Quindi l’effetto del vapore dura poco. Secondo: c’è il rischio di scottarsi. Bisogna maneggiare acqua bollente e se non si fa attenzione, ci si può far male. In alternativa, chi ha un pulitore a vapore può usarlo direttamente. Funziona meglio, perché mantiene costante la temperatura e il getto arriva anche negli angoli.
I vantaggi di questo metodo
Il vapore ha il grande vantaggio di non graffiare il tuo forno. Chi ha provato a pulire il vetro del forno con spugne abrasive sa che è facile rovinarlo. Con il vapore questo rischio sparisce. Il vetro resta lucido, senza aloni. È importante solo ricordarsi di asciugare subito dopo con un panno in microfibra.

Sicuramente un forno pulito funziona meglio e consuma anche meno. Il grasso accumulato ostacola la circolazione del calore e può alterare la cottura. Inoltre, i residui bruciati possono generare fumi sgradevoli. Per questo conviene prevenire. Anche solo una passata veloce con un panno umido dopo ogni uso può evitare che lo sporco si incrosti, usando il calore del forno stesso.
Infine, lasciare lo sportello aperto dopo la cottura aiuta ad asciugare l’umidità e a dissipare gli odori. Anche se può sembrare un dettaglio favorisce l’evaporazione dei grassi volatili che altrimenti resterebbero attaccati alle pareti. Questa abitudine, se applicata ogni volta, evita gran parte dei problemi. Non eliminerà la necessità di pulire, ma la renderà più leggera.
Che dire dei pulitori a vapore?
Chi vuole evitare del tutto detergenti può affidarsi a pulitori a vapore domestici. Ce ne sono molti sul mercato, con prezzi e potenza variabili. Alcuni hanno accessori specifici per le superfici delicate, altri sono più generici. Non servono modelli professionali. Anche quelli base fanno il loro dovere, se usati con regolarità. La cosa importante è usarli dopo che il forno si è raffreddato.

Sgrassare il forno con metodi naturali non è immediato, ma possibile. Serve sono un po’ di costanza e sapere come agire. Il vapore resta l’opzione più pratica ed efficace. Il bicarbonato può aiutare ma non fa miracoli. Inoltre, evitare l’uso eccessivo di aceto è meglio. Insomma, con pochi strumenti si può ottenere un buon risultato.
Alla fine, il forno è uno degli elettrodomestici più usati e meno considerati. Ci si accorge dello sporco solo quando inizia a puzzare o emettere fumo. Meglio quindi prendersene cura costantemente. Così si evitano pulizie drastiche e si allunga la vita dell’elettrodomestico. Ricordarsi di pulirlo almeno una volta a settimana è l’ideale.