Come coltivare lavanda partendo dai semi

La lavanda è una delle piante più riconoscibili per profumo ed aspetto, in senso generale, anche una delle più impiegate sia come erba officinale quanto come pianta che lega proprio al profumo che emana un utilizzo specifico.
Ed è anche sorprendentemente facile da coltivare, anche a partendo dai semi, quindi “dalla base” assoluta.

Le origini della lavanda

Il termine lavanda è antico a sufficienza da essere immediatamente “legabile” a questa specie di piante che è in realtà molto vasta: quella dagli arbusti che terminano in infiorescenze dai tipico colore viola che può essere sia acceso sia tenue. La parola lavanda deriva probabilmente dal latino e l’assonanza con “lavare” è dovuta all’utilizzo come profumante.

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Negli ultimi decenni la richiesta di queste piante per lo sviluppo di profumi e saponi è aumentata, ed ha portato anche l’aroma da essere “imitato” in laboratorio. I suoi impieghi sono comunque differenziati e comuni anche nell’industria officinale ed in quella erboristica, in quanto gli arbusti sono anche impiegati come infuso.

E’ facile da coltivare ed è anche possibile svilupparla tramite talea oppure i trapianti, tuttavia può dare ottime soddisfazioni anche direttamente dal seme: in condizioni favorevoli, come andremo ad evidenziare, la lavanda può svilupparsi in pochi mesi in una pianta adulta, e può preservare a lungo i fiori e naturalmente l’aroma che la contraddistingue.

Coltivare la lavanda dal seme

Facile trovare il “terreno adatto” alla coltivazione della lavanda, che è molto conosciuta ed apprezzata per la diffusione: ha un compotamento leggermente arbustivo ed una volta cresciuta sviluppa fiori durevoli, in habitat come quello italiano da praticamente il meglio, scegliendo ovviamente il periodo e la zona adatti per una crescita robusta e rapida allo stesso tempo.

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Ama terreni equilibrati, non tollera siccità così come i ristagni: è bene zappettare e mischiare il terreno con un po’ di sabbia fine oppure torba, o in caso di coltivazione in vaso, porre sul fondo della ghiaia fine, così da garantire un rilascio sufficientemente rapido ma anche graduale dell’umidità in eccesso.

La semina può essere ottenuta acquistando i semi a poco prezzo da qualunque negozio di giardinaggio. I semi sono sufficientemente piccoli e possono essere resi più rapidi se tenuti per alcune ore in ammollo, poi asciugati ed interrati al massimo ad 1 cm di profondità. Dopodichè con un rastrello si livella la superficie, in un luogo ben soleggiato.

Condizioni ideali di sviluppo

Le migliori condizioni di crescita di questa pianta sono molto chiare: soleggiate per almeno 4-5 ore continuative, la semina può avvenire dall’inizio di aprile fino a maggio, ma non dopo: le giovani piante in crescita potrebbero non tollerare i sole forte, ma non hanno problemi a contrastarne gli effetti una volta adulte.

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Il terreno ideale non deve essere ne troppo acido ne troppo alcalino, quindi mediamente intorno al 7 come pH. Il compost fatto in casa oppure acquistato è una buona soluzione da inserire nel terreno prima della semina ma non è fondamentale se il substrato è già sufficientemente ricco.
E’ importante invece almeno due volte l’anno, prima e dopo la semina, aggiungere del fertilizzante.

La crescita si sviluppa molto in estate, ed è in questa fase che la lavanda può esere raccolta senza problemi, con un paio di forbici, avendo cura di non tagliare l’intero ramo, altrimenti avrebbe difficoltà sostanziale nel crescere nuovamente. Al contrario, conviene restare entro il 30 % della lunghezza del ramo.

Cose da evitare

La lavanda è una pianta rustica e resistente, una volta adulta ha pochi rivali, però irrigazioni troppo frequenti ed abbondanti possono ridurre le capacità “difensive” di questa specie in modo sostanziale, attirando malattie ed anche parassiti come gli afidi o anche la cocciniglia, oltre a muffe e malattie di vario genere.

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Per questo motivo è bene ricordare che la lavanda “preferisce” contrastare una siccità anche prolungata piuttosto che fare i conti con un eccesso di umidità. La specie ha bisogno di più acqua durante la prima fase di sviluppo evitando di inzuppare il terreno. Possiamo controllarlo con un bastone oppure inserendo il dito in profondità, ed irrigando se è davvero secco.

In primavera la lavanda può essere sfoltita eliminando gli apparati più fragili e vecchi lasciando però nella maggior parte dei casi abbastanza rami legnosi, che fanno anche da “barriera” e prima difesa contro le intemperie e la pioggia.
In inverno la pianta resta attiva anche la sua crescita rallenta in modo evidente.

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