
La vitamina D, detta anche vitamina del sole, spesso dà grossi problemi, specie quando è troppo bassa e poter rimediare a questa mancanza diventa particolarmente difficile. E’ vero che oggi esistono diverse soluzioni per ripristinarne il valore, ma non sempre l’assunzione di farmaci può essere un aiuto e un beneficio.
Il boom degli integratori di vitamina D
Negli ultimi anni, un po’ per moda un po’ anche per necessità, si è reso necessario cominciare a integrare alla nostra alimentazione l’uso degli integratore, sotto forma di bevande o di pillole che dovrebbero portarci ad avere dei miglioramenti a livello di salute, che la sola alimentazione di solito non dà.

Succede però che gli integratori stanno perdendo la maggior parte della loro efficacia e questo è dovuto soprattutto al fatto che assumerne troppi non è per niente la cosa più giusta da fare alla luce soprattutto dell’effetto blando che stanno dimostrando in alcuni casi. Ma cosa sta succedendo davvero con gli integratori?
Le cose sono due: o molti di questi non sono più efficaci perché il nostro organismo non li riconosce più come elementi benefici oppure qualcosa sta cambiando a livello organico tale per cui non è più una soluzione e un’alternativa valida quella di optare e puntare tutto sull’assunzione degli integratori, come nel caso della vitamina D.
Quando l’integratore può diventare dannoso
Un integratore assunto in modo sbagliato e soprattutto non seguendo uno stile di vita e uno alimentare corretti può determinare il sopraggiungere di problemi piuttosto gravi, tutti a carico del nostro organismo che ne risente e mostra segnali preoccupanti, che dovremmo cercare di ridimensionare se non vogliamo peggiorare la nostra situazione.

In particolare, se poi li assumiamo per regolare e ripristinare i valori della vitamina D la cosa diventa ancora più problematica, perché si tratta comunque di mostrare delle pecche che tuttavia non prevedere e non possiamo spesso nemmeno risolvere nell’immediato. E’ il caso dell’ipervitaminosi D e dell’accumulo di calcio nel sangue.
Si tratta di un sovradosaggio di vitamina D nel sangue, che si presenta attraverso alcuni sintomi ben precisi che sono sempre gli stessi: nausea, debolezza cronica, problemi renali e alterazioni del ritmo cardiaco. Tutti questi, inoltre, se non trattati per tempo, rischiano di diventare cronici e pericolosi per la regolare attività di tutti i giorni.
Fattori che aumentano il rischio di effetti collaterali
L’errore più comune che si commette è che gli integratori di vitamina D vengono considerati per nulla pericolosi, e quindi in modo del tutto autonomo finiamo per assumerli senza avere prima consultato preventivamente un medico e avere capito quale dosaggio assumere per averne ovviamente un beneficio evidente e concreto e senza affaticare gli organi interni.

L’interferenza maggiore si potrebbe poi registrare alla luce del fatto che gli integratori di vitamina D spesso interagiscono negativamente con altri farmaci e questo diventa chiaramente un problema perché se assumi un farmaco salva-vita la sua efficacia non deve mai essere compromessa in alcun modo. Soprattutto quando si tratta di farmaci per i reni o per la tiroide.
E per ultimo, c’è un dettaglio che sicuramente un inesperto non conosce,ovvero che le terapie per la vitamina D hanno un limite, oltre il quale non dover andare mai. Si tratta di fare ricorso all’uso di questi farmaci sempre e solo per un lasso di tempo di massimo tre mesi e mai continuativi, per questo si rende necessario il consulto e la prescrizione medica.
Cosa fare per assumere la vitamina D in modo sicuro
Se hai da poco scoperto di avere la vitamina D bassa probabilmente non hai passato molto tempo fuori all’aperto e non hai condotto uno stile alimentare adeguato alle tue esigenze. In questi casi la prima cosa che devi fare è rivolgerti al tuo medico curante che saprà indicarti la cura giusta per te.

In ogni caso, i livelli della vitamina D vanno monitorare con esami del sangue da ripetere almeno ogni tre mesi, quindi al termine di una prima fase della terapia farmacologica, al fine proprio di evitare di trovarsi in situazioni problematiche e in gestibili, soprattutto ricorrendo all’uso di farmaci se non c’è davvero bisogno.
Infine, rivedi il tuo piano alimentare e cerca di prendere quanto più è possibile aria e sole, che sono alla fine la cura vera e propria per riportare su la vitamina D e dare quella carica che ti manca proprio per via della mancanza di questa vitamina così indispensabile per il tuo corretto equilibrio.