Ecco cosa succede al corpo se smetti di mangiare zucchero per 7 giorni

Spesso si sente parlare di diete drastiche, il più delle volte fai-da-te, nelle quali si eliminano uno o più alimenti in maniera totale o si saltano persino dei pasti. Tra i “killer” del peso forma viene spesso indicato lo zucchero, che non a caso viene diminuito in molti regimi alimentari controllati. Ma toglierlo del tutto porta benefici?

Come funziona lo zucchero nel corpo

Gli zuccheri, che siano semplici o complessi come i carboidrati, richiamano acqua. E una pancia gonfia molte volte non è necessariamente sintomo di accumulo di grasso, ma ritenzione idrica dovuta proprio a questo eccesso di liquidi. Eliminare lo zucchero, quindi può contribuire a una rapida disidratazione delle cellule, inducendo l’organismo a usare i lipidi.

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Eliminare lo zucchero per alcuni giorni, quindi, in prima battura porta a una rapida disidratazione, ma successivamente fa in modo che il metabolismo rivolga le sue “attenzioni” al grasso corporeo, utilizzandolo quale fonte di energia principale. Ma si tratta di un metodo valido che funziona nel tempo o può essere persino nocivo?

La mancanza totale o quasi di zuccheri nel sangue non garantisce un dimagrimento sicuro nel tempo, perché il peso dipende dalle calorie che si ingeriscono: e se a parità di calorie si eliminano dolci e carboidrati ma si ingeriscono parecchie proteine, il conteggio calorico finale sarà quello che fa la differenza.

Sintomi da mancanza di zuccheri

Debolezza, mal di testa, capogiri e persino difficoltà di concentrazione: il sangue necessita di tutti i nutrienti per nutrire il cervello e tutti gli organi del corpo, quindi se ne togliamo uno, dopo una settimana gli effetti si sentiranno, pure se interverrà una fase di assestamento e di abitudine. Tuttavia, non è un’abitudine esattamente sana.

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Qualche effetto positivo immediato può indurre invece a pensare che stia funzionando: si riducono la ritenzione idrica e lo stato infiammatorio, quindi i gonfiori indesiderati; i livelli di energia, nonostante inizialmente appaiano calare, si ristabiliscono recuperando dai grassi incamerati; pressione sanguigna e colesterolo migliorano i loro parametri. Si potrebbe persino dormire meglio.

Tutto ciò avviene perché, dopo i primi giorni di “smarrimento”, il fisico si adatta bruciando altrove. Eppure, quella che appare come una soluzione definitiva, con il tempo può rivelarsi un’arma a doppio taglio, in quanto ci si potrebbe concentrare su altri tipi di alimenti ripristinando così un numero di calorie eccessivo.

Una dieta bilanciata

Ridurre gli zuccheri semplici è certamente una buona abitudine, ma eliminarli del tutto, insieme a quelli complessi, diventa utile solo se il numero di calorie spese supera quello delle calorie accumulate. E questa operazione si può fare anche continuando a inserire lo zucchero nella dieta e senza rinunciare ai carboidrati. Basta trovare la famosa via di mezzo.

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Fornire all’organismo tutti i nutrienti senza esagerare rappresenta la dieta equilibrata che tutti dovremmo fare: con l’aiuto di un medico nutrizionista, magari, se l’intento è quello di perdere i chili di troppo. Sentirsi più magri, sgonfi e in salute dopo una settimana senza zuccheri potrebbe diventare una mera illusione se poi non si fa attenzione ad altro.

Di certo, prediligere fonti zuccherine sane come la frutta e i carboidrati integrali, ricchi di fibre, è assolutamente preferibile. Rinunciare a un cucchiaino di zucchero nel caffè per usare il dolcificante, invece, è superfluo se poi ogni giorni si mangiano ingenti quantità di carne. Bisogna prevedere dunque una proporzionalità in tutte le sostanze nutritive.

Una regime alimentare ideale

Sostituire la brioche mattutina con un muesli integrale e con dello yogurt bianco riduce la quantità di zuccheri, ma fornisce energia sufficiente e a lungo termine. Così, a pranzo, invece del panino del fast food mangiato durante la pausa pranzo, meglio optare per del pane o della pasta integrale, magari conditi poco.

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Lo zucchero di canna non è meno “dolce” di quello raffinato, quindi è sufficiente metterne un po’ di meno nel caffè e se si necessita di uno spuntino di metà giornata, un frutto andrà benissimo. Una cena leggera, a base di proteine in prevalenza, concluderà una giornata non priva di zuccheri, ma con nutrienti sani.

Restare per una settimana senza zucchero, in definitiva, può inizialmente dare l’illusione che si sta raggiungendo l’obiettivo: ma esistono metodi differenti per ottenere un risultato ottimale con meno sacrifici e senza eliminare alcun nutriente. Come sempre, si tratta più di una questione qualitativa e quantitativa, non di sacrifici.

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