
C’è chi è più predisposto, c’è chi è più resistente, ma comunque sia. per molti di noi non è necessario mangiare dolci in quantità per vedere il proprio indice glicemico salire “senza motivo”. Questo accade perché moltissimi dei cibi che reputiamo innocui, o addirittura salutari, se mangiati con poca coscienza possono causare numerosi problemi al nostro corpo, e soprattutto ai nostri livelli di glicemia.
Un occhio all’alimentazione
In questo caso non parliamo zuccheri nel senso figurato della parola, ma di tutto ciò che viene trasformato in zuccheri una volta assimilato. Un esempio perfetto potrebbero essere i crackers, o il pane, o il riso. Ci sono moltissimi alimenti che, davanti ai nostri occhi, possono sembrare leggeri, ma in realtà diventano delle vere bombe una volta digeriti.

Attenzione, ciò non vuol dire che questi prodotti vanno eliminati dalla propria alimentazione, ma è molto importante che ognuno di noi sappia cosa comporta esagerare, arrivando così a capire autonomamente quanto e come poterli mangiare senza controindicazioni. Solo così potremo tenere sotto controllo i nostri livelli di glicemia senza alcuna sorpresa.
Solitamente parliamo sempre di cibi dolci che hanno ripercussioni sulla glicemia, ma non tutti sanno che anche molti alimenti salati, come le patatine o i grissini, possono avere un impatto negativo sul nostro indice glicemico, rischiando allo stesso modo dei cibi dolci. Qui l’unica soluzione che ci rimane è imparare a conoscere ciò che mangiamo.
Attenzione a tutto, ma proprio tutto
In molti prendono alla leggera quando si dice che bisogna stare attenti a non esagerare con nessun alimento. Ma la realtà è proprio questa. Anche la frutta, considerata da tutti sicura e salutare, può rivelarsi un vero e proprio ostacolo per chi cerca di non fare alzare i livelli di zucchero nel sangue.

Per carità, nessuno dice che la frutta faccia male o altro del genere, ma, alcuni tipi di frutta, come l’uva o i fichi, sono delle enormi riserve di zuccheri naturali, rendendoli alimenti da attenzionare in particolar modo. In questo caso la nostra attenzione deve essere rivolta verso la quantità che ne consumiamo ed il resto dell’alimentazione associata.
Infatti, di sé per sé la frutta, se mangiata nelle giuste quantità e accompagnata ad altri cibi a basso indice glicemico, non causa dei problemi. I nodi al pettine vengono nel momento in cui ne facciamo abuso o la associamo ad alimenti troppo “zuccherati”, rischiando così di andare incontro a picchi glicemici.
Anche ciò che bevi conta
Oltre alla frutta, ci sono altri aspetti della nostra alimentazione quotidiana che apparentemente possono sembrarci innocui, ma se andremo a cercare a fondo scopriremo altri segnali d’allarme. Una delle cose più sottovalutate, ad esempio, sono le bevande che consumiamo abitualmente, giorno dopo giorno, incuranti del loro impatto sulla nostra glicemia.

Persino succhi di frutta confezionati e bibite “zero zuccheri” hanno dentro dolcificanti e additivi molto importanti per i nostri livelli di zuccheri. Il problema è che in molti si lasciano ingannare dalle scritte sulle etichette come “naturale” o “senza coloranti” non considerando tutti gli ingredienti riportati sul retro. E in molti di questi casi ritroveremo proprio gli zuccheri.
Spesso queste bevande non hanno quantità troppo elevate di zuccheri, altrimenti non le troveremmo nemmeno in commercio, ma basta veramente poco per sbagliare e causare problemi o danni alla nostra salute. Questo ci serve come monito per non dare mai niente per scontato quando si parla di salute, soprattutto se sembra “leggero” e “naturale”.
Basta sorprese indesiderate
Come dicevamo prima, anche molti dei cibi salati possono risultare un problema per chi vuole mantenere stabili i propri valori del sangue. Questo genere di alimenti, anche senza avere un gusto dolce o zuccherino, possono diventare davvero ostici per chi soffre di valori di zucchero elevati, entrando anche loro nel mirino del cibo da tenere sotto controllo.

Questo perché molti degli alimenti salati, tra cui anche il pane, sono ricchi di carboidrati raffinati, i primi componenti a trasformarsi in zuccheri durante la digestione. E il nostro corpo li conosce così tanto bene da fargli subire questa metamorfosi praticamente subito dopo essere entrati in pancia, non lasciandoci molto tempo per smaltirli.
Diciamo che per evitare questo generi di problemi non serve seguire un regime ferreo, basta semplicemente conoscere il proprio corpo e leggere le etichette degli alimenti che andiamo ad acquistare. Inoltre, non dimenticatevi che prima di fare dei cambiamenti significativi alla vostra alimentazione è sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia.