
La stanchezza cronica è una condizione debilitante che influisce negativamente sulla qualità della vita di chi ne soffre. Essa è caratterizzata da una persistente sensazione di affaticamento che non migliora con il riposo e può essere influenzata da diversi fattori come lo stile di vita e soprattutto l’alimentazione. Adottare un regime alimentare adeguato può combattere la stanchezza cronica.
Stanchezza cronica e alimentazione
L’alimentazione svolge un ruolo determinante nel fornire all’organismo l’energia necessaria per svolgere tutte le attività quotidiane. Una dieta sana ed equilibrata, ricca di nutrienti essenziali, aiuta a mantenere stabili i livelli di glucosio nel sangue, evitando quei picchi e quei cali che determinano la sensazione di affaticamento.

E’ importante suddividere l’apporto calorico giornaliero in più pasti che includano colazione, pranzo e cena, oltre a due spuntini. In questo modo i livelli energetici si mantengono stabili e si previene la sensazione di stanchezza determinata dai cali glicemici. In particolare la colazione è un pasto importante per iniziare la giornata con energia.
L’idratazione è un altro aspetto importante nella gestione della stanchezza cronica perché la corretta assunzione di liquidi favorisce il trasporto dei nutrienti e l’eliminazione delle tossine, contribuendo al mantenimento dell’equilibrio idrico e al funzionamento generale dell’organismo. Si consiglia di bere acqua regolarmente durante la giornata anche in assenza di sete per prevenire stati di disidratazione.
I nutrienti per contrastare la stanchezza cronica
Ci sono alcuni nutrienti importanti per contrastare la stanchezza cronica. Ad esempio, le vitamine del gruppo B sono essenziali per il metabolismo energetico e per il corretto funzionamento del sistema nervoso. La vitamina C supporta in modo efficace il sistema immunitario e contribuisce alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento.

I minerali come il ferro, il magnesio e il potassio sono di fondamentale importanza nella produzione di energia e per la funzione muscolare. Una carenza di ferro può determinare l’anemia, una condizione spesso associata a stanchezza cronica. Il magnesio svolge la sua funzione in numerosi processi biochimici e la sua carenza può manifestarsi con sintomi di affaticamento.
Il potassio è importante per la funzione muscolare e nervosa. Le proteine di qualità provenienti da legumi, pesce, uova e latticini sono essenziali per la sintesi degli enzimi e ormoni coinvolti nel metabolismo energetico. I carboidrati complessi forniscono il rilascio graduale di energia evitando i picchi glicemici derivati dai carboidrati semplici.
Cosa mangiare e cosa evitare
Per combattere la stanchezza cronica si raccomanda un’alimentazione ricca di nutrienti essenziali. Le verdure a foglia verde come spinaci e bietole sono ottime fonti di ferro e magnesio. La frutta fresca in particolare agrumi e frutti di bosco, fornisce vitamina C e antiossidanti. I legumi come lenticchie e ceci sono ricchi di proteine e fibre.

Il pesce azzurro è una buona fonte di acidi grassi omega 3. E’ invece importante limitare il consumo di alimenti ricchi di zuccheri semplici e di grassi saturi come dolci, snack confezionati e cibi fritti. Essi infatti possono causare picchi glicemici che sono seguiti da cali di energia che accentuano la sensazione di stanchezza.
Anche il consumo eccessivo di caffeina e alcool può interferire con il sonno e aggravare l’affaticamento. Inoltre si consiglia di evitare pasti troppo abbondanti, soprattutto nelle ore serali, per non compromettere la digestione e la qualità del riposo notturno. Meglio consumare una cena leggera ricca di proteine di qualità e verdure.
Lo stile di vita
Oltre all’alimentazione, anche uno stile di vita sano è di fondamentale importanza per la gestione della stanchezza cronica. L’attività fisica regolare, ponderata in base al proprio livello di allenamento, migliora la resistenza e il tono muscolare contribuendo a ridurre la sensazione di affaticamento. Si consiglia di scegliere un attività come camminare, nuotare o lo yoga.

Un buon riposo notturno è essenziale per recuperare le energie. Mantenere orari regolari del sonno, addormentandosi e svegliandosi sempre alla stessa ora, creare un ambiente confortevole per il riposo notturno e limitare l’uso dei dispositivi elettronici prima di coricarsi sono buone abitudini per un sonno di qualità e per ridurre la stanchezza.
Anche la gestione dello stress gioca un ruolo cruciale nel contrasto alla stanchezza cronica. Tecniche di meditazione e di rilassamento o la respirazione profonda possono essere molto utili per il benessere generale e per la riduzione e la gestione della stanchezza cronica. Nel caso in cui i sintomi persistano o si aggravino allora occorre ricorrere alla consulenza medica.