Attenzione alla posizione dei vasi: l’errore che blocca la crescita

Vasi, vasi e ancora vasi! Balconi, terrazzi, giardini, spazi esterni in generale ma anche ambienti interni all’abitazione possono essere riempiti con vasi di ogni tipo, colorazione, forma e dimensione per poter coltivare specie vegetali ornamentali e non solo. Attenzione, però, a non cadere nella trappola del loro mal posizionamento! Scopri quali errori evitare in tal senso.

I vasi: una panoramica

Contenitori fondamentali per poter coltivare la piante anche in assenza di spazi esterni, i vasi rappresentano degli elementi pratici, da un lato, e decorativi, dall’altro, per la coltivazione in ambito domestico di piante di vario tipo. Come? Potendo contenere terreno sciolto, terriccio e altri substrati dove poter inserire e ancorare le radici della pianta da coltivare.

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Si tratta, in altre parole, di riproduzioni, in piccola scala, delle condizioni che la pianta troverebbe se fosse piantata direttamente nel terreno. Insomma, potremmo considerare i vasi come dei piccolissimi appezzamenti di terreno, portatili e movibili. Esistono numerose tipologie di vasi, distinte le une dalle altre per la forma, dimensione, colorazione, materiale e così via.

In generale, i vasi, oltre a contenere e fungere da supporto per la pianta (o le piante) sistemata al loro interno, permettono, grazie alla presenza di un foro di drenaggio sul fondo, di evitare fastidiosi ristagni d’acqua e, quindi, di regolare l’umidità del terreno, prevenendo fenomeni di secchezza.

Le tipologie dei vasi presenti in commercio

Un classico dei classici, che nel seguente elenco non può assolutamente mancare, è rappresentato da tutti quei vasi che sono prodotti utilizzando la terracotta. Questo materiale, dal caratteristico colore aranciato, creano ottime condizioni di traspirazione per le radici e regolano l’assorbimento dell’umidità, non rinunciando all’estetica, dal tocco classico ed evergreen.

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Di più recente fattura sono i vasi in plastica, pratici perché leggeri ed economici ma meno traspiranti dei vasi in terracotta. Tornando ai materiali naturali, non possiamo non citare i vasi in pietra o in cemento, in grado di dare all’ambiente un sapore rustico. Più eleganti e raffinati sono i vasi in ceramica smaltata.

Esistono, poi, alcuni vasi prodotti con materiali metallici che, nonostante siano moderni e molto decorativi, soprattutto in presenza di ambienti contemporanei, minimal o industrial, possono ossidarsi, andando incontro, per esempio, a formazione di ruggine e patine, oppure riscaldarsi o raffreddarsi in maniera più accentuata rispetto ad altri materiali. Insomma, ce n’è per tutti i gusti!

Gli errori di posizionamento da evitare!

Quella che potrebbe sembrare una banalità, in realtà, potrebbe rappresentare un errore grave che potrebbe compromettere la piena crescita e il sano sviluppo della pianta: il posizionamento del vaso. In effetti, le piante, ognuna a modo suo, sono sensibili alle condizioni climatiche e ambientali, in termini di umidità, temperatura, esposizione e così via.

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Porre un vaso contenente una pianta che ha bisogno di luce diretta per molte ore al giorno in un punto per lo più ombreggiato o viceversa, potrebbe rivelarsi un errore fatale. Crescita lenta, foglie ingiallite o bruciate, che tendono a cadere possono essere esempi di ciò che potrebbe accadere. Non è tutto!

Anche l’utilizzo di vasi in cui non è presente sul fondo il foro di drenaggio o il posizionamento del vaso su sottovasi che per lungo tempo rimangono pieni d’acqua potrebbero rappresentare un problema. Il ristagno idrico e, quindi, il minimo drenaggio, infatti, rappresentano condizioni di sofferenza per la maggior parte delle specie vegetali.

E ancora…

Il motivo? L’eccessiva quantità di acqua nel suolo non consente la traspirazione delle radici e la loro areazione, favorendo lo sviluppo di marciumi radicali e l’insorgenza di muffa, rendendo anche più suscettibile la pianta all’attacco da parte di parassiti di vario genere. Acqua e sole non sono gli unici elementi da considerare.

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Non dobbiamo, infatti, dimenticarci dell’aria, sottoforma di vento! Il posizionamento dei vasi in zone particolarmente esposte a fenomeni ventosi, infatti, potrebbe rappresentare motivo di sofferenza per alcune piante. Un esempio? Le specie di origine tropicale mal tollerano le fredde temperature che, in presenza di vento, potrebbero risultare ulteriormente drastiche.

Inoltre, continuando a parlare dell’aria, il collocamento del vaso in ambienti chiusi e stagnanti, in cui il ricircolo dell’aria risulta scarso, potrebbe portare, come nel caso dell’eccessiva quantità di acqua nel suolo e nel sottovaso, allo sviluppo di muffe o ad una maggiore suscettibilità all’attacco da parte di parassiti.

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