Evita questi 10 errori: ecco le piante che non dovresti mai seminare (fiori, ortaggi ed erbe)

La scelta delle piante da seminare in giardino e nell’orto richiede attenzione e consapevolezza. Alcune specie infatti possono risultare problematiche per l’ecosistema locale, per la salute delle altre piante e per la gestione stessa dello spazio verde. Ecco allora quali sono i 10 errori relativi alle piante che non dovresti mai piantare.

Piante invasive da evitare

Alcune piante, se introdotte in ambienti non nativi, possono diventare invasive provocando problemi alla flora autoctona e alterando gli equilibri dell’ecosistema locale. Un esempio è il poligono del Giappone, pianta erbacea originaria dell’Asia orientale che si diffonde rapidamente, soprattutto in ambienti umidi, danneggiando le strutture e impedendo la crescita delle altre piante.

Un’altra specie problematica e da evitare è il panace di Mantegazza, pianta originaria del Caucaso di grandi dimensioni, la cui linfa può causare irritazioni cutanee se esposta alla luce solare. Oltre a essere rischiosa per la salute umana, questa pianta tende a invadere le aree circostanti impedendo lo sviluppo della biodiversità locale.

Infine, da non piantare mai anche l’erba della Pampas. Sebbene apprezzata per le sue vistose infiorescenze decorative, è considerata una specie invasiva. Essa infatti cresce in modo rapido e incontrollato, competendo con le altre piante e aumentando il rischio di incendi per la gran quantità di materiale vegetativo secco che produce.

Le consociazioni da evitare

La consociazione è una tecnica che prevede la coltivazione di diverse specie nello stesso spazio per sfruttare le interazioni positive tra le diverse piante. Ma alcune consociazioni sono da evitare. Ad esempio piantare pomodori e cetrioli vicini può favorire la diffusione di malattie comuni e la competizione per i nutrienti simili.

Ciò compromette la salute e la crescita di entrambe le specie. Allo stesso modo, la menta, pur essendo una pianta aromatica molto apprezzata, libera sostanza chimiche nell’ambiente che impediscono la crescita di altre piante vicine, come la camomilla. La menta tende a espandersi rapidamente, è difficile da contenere e rischia di invadere lo spazio delle altre piante.

Infine, anche la consociazione tra carote e prezzemolo è da evitare perché può risultare problematica. Entrambe le piante competono per assorbire acqua e le stesse risorse dal terreno e ne risulta una crescita ostacolata per entrambe, con la compromissione della produttività. La consociazione è una tecnica che richiede criterio e conoscenze specifiche.

Piante ornamentali da evitare

Anche se esteticamente gradevoli per abbellire il giardino, alcune piante ornamentali risultano problematiche e possono comportare rischi per l’ambiente, spesso a causa della loro invasività. Ad esempio, la Lantana camara è un arbusto che produce fiori colorati, cresce rapidamente diventando invasiva per le altre piante vicine con cui compete per accaparrarsi le risorse disponibili.

La Buddleja davidii, conosciuta comunemente come albero delle farfalle, è un arbusto di origine orientale dotato di infiorescenze vivacemente colorate. Per questa sua caratteristica, l’albero delle farfalle attira numerosi insetti impollinatori ma che in molte regione è considerata invasiva perché si diffonde rapidamente, alterando gli equilibri degli ecosistemi locali e riducendo la biodiversità.

Infine, abbiamo il fico degli Ottentotti, una pianta succulenta originaria del Sudafrica che si propaga spontaneamente formando vasti tappetti erbosi, coltivata spesso per abbellire pareti rocciose, soprattutto nelle zone affacciate sul mare. Questa succulenta, nonostante la sua bellezza, può diventare rapidamente invasiva, soffocando la vegetazione autoctona e modificando gli habitat naturali circostanti.

Errori nella semina

Tra gli errori più comuni delle coltivazioni occorre considerare anche quelli relativi alla semina. Ad esempio un errore frequente consiste nel seminare senza tener conto delle condizioni climatiche del luogo. Ad esempio, seminare i pomodori quando le temperature sono ancora inferiori ai 15 gradi centigradi può impedire la germinazione e rallentare lo sviluppo delle piante.

Un altro errore comune consiste nel seminare in terreni impoveriti, non adeguatamente preparati e lavorati o che non sono adatti alla specie. In tutti questi casi la mancanza di nutrienti essenziali, così come la composizione del suolo non adatta, può compromettere in maniera significativa la crescita delle piante, annullando le operazioni di semina.

Come abbiamo detto a riguardo della consociazione, coltivare assieme specie non compatibili tra loro porta a una competizione per le risorse disponibili, alla diffusione delle malattie comuni e delle infestazioni. Il risultato sarà una scarsa produttività dell’orto o un aspetto estetico del giardino compromesso. E’ fondamentale informarsi sulle esigenze specifiche di ogni specie.

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