Nespole biologiche vs convenzionali: quale scegliere per il massimo beneficio?

Le colture biologiche, in linea generale, presentano notevoli vantaggi rispetto a quelle nelle quali si impiegano prodotti chimici. Innanzitutto, vi è il rispetto dell’ambiente, che non viene alterato con esalazioni che possono inquinare anche notevolmente l’aria e il terreno. E anche a livello di consumo, nel piatto non si rischierà di trovare tracce di pesticidi.

Nespole della salute

Con meno di 50 calorie a frutto, le nespole sono un frutto gustoso ma anche dietetico. Hanno una buona quantità di carboidrati, per cui forniscono energia con gusto, oltre a un apporto di zuccheri affatto trascurabile. Nelle nespole troviamo anche le proteine, la vitamina C per il sistema immunitario e, ovviamente, le fibre.

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Le nespole coltivate biologicamente, come tutti i raccolti, del resto, possono apparire meno attraenti. Ma di certo possono risultare più sane e mantengono tutti i nutrienti citati in maniera migliore. Va anche detto che le nespole coltivate con i metodi tradizionali possono essere più facilmente reperibili anche a costi più contenuti.

La scelta del prodotto biologico comporta comunque una serie di vantaggi sia a livello di sapore che di sicurezza nell’alimentazione, oltre che essere un piccolo gesto di rispetto verso l’ambiente. La coltivazione del Nespolo, considerato dai romani persino un frutto sacro, parte sempre e comunque dalla semina e dalla cura in un terreno adatto.

Coltivazione del Nespolo

Partire dal seme richiederà ovviamente più tempo, mentre iniziare da un alberello già formato è ovviamente più agevole. Il periodo migliore è tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, quando la terra si risveglia, letteralmente, dal torpore invernale. La profondità ideale è di almeno 60 cm, con uno spazio in larghezza di circa un metro.

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La pianta necessita di pieno sole e di terra ben drenata, perché risulti sempre umida, ma senza accumuli che farebbero proliferare funghi e altre muffe. L’irrigazione, comunque, deve essere costante. Il terriccio va arricchito fin da subito con del letame maturo, al fine di fornire tutti i nutrienti all’albero in crescita.

Intorno alle radici, ben piazzate nella terra, va formata una sorta di conca da innaffiare abbondantemente al momento della posa. Tutto il resto, lo faranno la natura e le cure costanti, che siano svolte con pesticidi o con prodotti biologici. La pacciamatura, ad esempio consente di mantenere la temperatura constante del terreno e impedire la crescita di erbacce.

Classico VS biologico

I normali fungicidi possono aiutare il nespolo a crescere senza incorrere nella cosiddetta ticchiolatura. Nei casi più gravi, il prodotto va sparso abbondantemente per combattere la malattia. Se però si provvede a una corretta prevenzione, non sarà necessario ricorrere a composti contenenti rame per scongiurare la malattia funginea. Come detto, l’irrigazione è al primo posto.

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Lasciar respirare il terreno è fondamentale per evitare ristagni d’acqua, ma anche potare i rami con costanza e, prima ancora, prediligere varietà di nespoli che siano più resistenti possibile alle malattie. Esistono anche funghi come l’oidio che si possono affrontare con metodi naturali, tornando quindi alla coltivazione biologica del nespolo.

Nello specifico, si può usare un’applicazione costante di macerato di aglio, che dovrebbe far regredire la malattia. Se invece il nespolo è colpito dal cosiddetto fuoco batterico, una delle malattie più gravi per l’albero, bisogna rimuovere con estrema cura e attenzione tutti i germogli colpiti perché non infettino quelli vicini.

Le nespole in cucina

In cucina, insomma, meglio sempre portare nespole di buona qualità e possibilmente coltivate con il metodo biologico. E se da sole sono eccellenti da mordere, come molti altri frutti zuccherini, inserite in una macedonia o in un dolce acquisiscono ancora più valore nutrizionale. Per non parlare dell’originalità di piatti salati.

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Dolci, crostate, persino cheescake e tiramisù alternativi possono essere valorizzati dall’aggiunta di nespole. La torta a loro dedicata è dolce e ha un sapore agrumato quale valore aggiunto, mentre la schiacciata di nespole e rosmarino è una focaccia a metà tra il dolce e il salato che funziona in modo eccellente come antipasto e a tavola.

Nei piatti salati, le nespole donano un aroma agrodolce irresistibile, ad esempio su un pollo o un arrosto, ma anche in accoppiata con formaggi freschi e più stagionati. Insieme alla bresaola o altri affettati è un finger food irresistibile e originale, ma persino salmone e altri pesci a base grassa sono buonissimi con le nespole.

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